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In the draft #3: anatomia di una gara 1

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Una gara NASCAR è sempre una gran festa, un evento a cui partecipare almeno una volta nella vita.
Già, ma come si organizzano questi americani?
Dovete sapere che ogni gara è vista come un vero evento, tanto da occupare 17 posizioni tra i 20 eventi sportivi con il maggior seguito dal vivo, per non parlare degli ascolti radiotelevisivi. In questa rubrica spesso ci concentreremo nella Sprint Cup Series, “l’Olimpo dell’automobilismo americano”, mentre le altre 2 categorie saranno oggetto di approfondimenti specifici in futuro.

L’evento

La NASCAR Sprint Cup Series è impegnata in 38 gare all’anno, 2 delle quali sono esibizioni extra-campionato ma che raccolgono un forte seguito di pubblico.

Il logo della Coca Cola 600
Il nome di ogni evento (eccetto alcuni troppo importanti, come la Daytona 500) viene venduto agli sponsor (i cosiddetti “title-sponsor”): ecco dunque che abbiamo la “Coca-Cola 600”, la “Pepsi 400”, la “Bank of America 500”, ecc. Certi eventi vedono 2 aziende coinvolte, così i nomi diventano davvero lunghi, come nel caso della “Price Chopper 400 presented by Kraft Foods”.
Molto curiosi dal punto di vista grafico sono i loghi che vengono creati per ogni evento, a mio parere dei veri gioiellini di design che talvolta noi europei proviamo a copiare con scarsi risultati.
Se vi state chiedendo cosa siano quelle centinaia dopo il nome, sono le miglia (1 miglio = 1,609 km) di lunghezza della gara, ma non sempre: per le gare più impegnative possono essere i chilometri oppure il numero di giri da percorrere, specie negli short track come Bristol o New Hampshire.
Per ogni gara vengono organizzate una serie di attività collaterali per coinvolgere attivamente il pubblico: mostre, sfide stranissime (alla All Star i team si fronteggiano per il pit-stop più veloce), sessioni di autografi e quant’altro possa suscitare l’interesse della gente, che torna a casa sempre soddisfatta (si parla di una media di 100 000 persone a gara); ogni pista è attrezzata con un camping, dove la gente organizza grigliate e bevute in un clima di serenità e fratellanza quasi surreale: per capirlo o si conosce davvero bene la categoria, oppure bisogna solcare l’oceano.
Sì perché le gare NASCAR, ahimè per noi, sono disputate solo su suolo americano (eccetto per la Nationwide Series, che corre anche in Canada e Messico); molte piste inoltre ospitano addirittura due gare all’anno, con prezzi dei biglietti spesso vantaggiosi se si considera lo spettacolo e il divertimento offerto: una gara NASCAR piace agli appassionati della categoria, e affascina chi si accosta per pura casualità.

L’attività in pista

I team scaricano le auto dai giganteschi camion il venerdì mattina, giorno in cui di solito si tengono le prime verifiche tecniche e i turni di prove libere. Il sabato si disputa la qualifica (ogni pilota compie 2 giri cronometrati di pista, e viene ritenuto valido il giro più veloce dei due), dopodiché nel tardo pomeriggio si disputa la “Final Practice”; la domenica è riservata alla gara.

La gara

Com’è ovvio che sia, la gara della Sprint Cup Series è il momento clou del week-end, il quale è caratterizzato spesso dalla presenza di una o entrambe le altre categorie, offrendo ai tifosi numerose possibilità di incontrare i piloti oltre allo spettacolo, che non manca mai. Le gare della Sprint Cup si disputano al sabato sera o alla domenica, partendo alle ore 13, 15 o 19.30, salvo qualche eccezione.

Attività pre-gara alla Daytona 500 2008 (Credit: Raptor Alpha)
Prima di ogni gara solitamente si tiene un concerto o una parata nell’infield, la parte tra la corsia box e il traguardo, nel frattempo i team preparano le auto per la gara sulla griglia di partenza, con la parata dei piloti, le interviste e tutto quello che succede normalmente negli eventi di alto livello. A circa mezz’ora dalla partenza si recita l’inno nazionale, al termine del quale con perfetto sincronismo passano i caccia dell’aviazione militare: a questo punto i piloti salgono in macchina, e l’inizio della corsa è sempre più vicino.
Il resto nella seconda parte, online venerdì alle 12: keep in the draft!

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